Connect with us

Il blog di Ludwigzaller

Il blog di Ludwigzaller: Lo scherzo

Nel romanzo di Milan Kundera Lo Scherzo protagonista è un giovane  studente che, per impressionare una compagna, le scrive una strana cartolina: “L’ottimismo è l’oppio dei popoli! Lo spirito sano puzza di imbecillità! Viva Trockij!”. Siamo in Cecoslovacchia, negli anni Cinquanta,  e lo “scherzo” costa allo studente due anni di servizio militare in un reparto speciale dove sono arruolati i sovversivi, seguiti dalla prigione. Gli scherzi non sono mai neutri e senza conseguenze. Ho ripensato al romanzo di Kundera, che lessi tanti anni fa, quando ho appreso che le dichiarazioni di Sousa in sala stampa erano state un pesce di aprile.

La prima immagine che mi resta nella mente di Paulo Sousa è quella di un uomo sorridente e soddisfatto che durante il ritiro della squadra firma autografi e stringe mani. I giornalisti lo definiscono “un vincente”. Si pensa che sia destinato ad una grande carriera e che la Fiorentina sia per lui un momento di passaggio. Ha vinto gli ultimi due campionati cui ha partecipato come allenatore, in Israele e poi in Svizzera. La stampa trascura di ricordare certi suoi fallimenti nella serie B inglese, che l’hanno obbligato a fuggire verso luoghi calcistici più eccentrici e meno importanti.

Seconda immagine: Sousa come il suo connazionale Mourinho gestisce la squadra con precisione e severità. Con alcuni giocatori, come Giuseppe Rossi, la rottura è netta e non riparabile. Ma a Natale è nelle posizioni alte della classifica e si parla di un interessamento della Juve nei suoi confronti. Durante il mercato di gennaio si batte per il rafforzamento della squadra,  uno scontro tra gli interessi finanziari e quelli sportivi, che Sousa perde, come era prevedibile. Poco dopo la squadra incomincia a perdere colpi e lui mostra un altro volto ancora: dichiara di sentirsi depresso e smarrito, di aver attraversato un momento di crisi profonda. Nel frattempo l’interesse delle grandi squadre per lui sembra essere diminuito. Allegri in particolare resta a galla e viene confermato.

La fine deludente della prima stagione ce lo consegna rassegnato ad un destino che non è esattamente quello che aveva previsto. Da allora in poi si definisce un esecutore fedele degli ordini della società. Quello che potrà garantire è il bel gioco, il divertimento, la ricerca della vittoria. Nessuno obiettivo concreto però. Durante la campagna acquisti assume un atteggiamento difensivo, chiede che la squadra non sia indebolita e cede solo di fronte alla cessione di Alonso per una cifra fuori mercato. L’ultima immagine è la più sorprendente e spiazzante: lo scherzo. Mediante lo scherzo denuncia di non essere stato compreso. L’hanno frainteso e tradito un po’ tutti: i dirigenti, i giornalisti, i tifosi. E forse per la prima volta si mostra scapestrato e trasgressivo come un adolescente.

Sul piano tecnico e tattico, lascia un progetto calcistico molto interessante ma irrisolto. La sua intelligenza calcistica, pur viva, non lo conduce verso le soluzioni più semplici ed immediate. Il desiderio di sorprendere e di lasciare il segno non sempre produce i risultati sperati. Alcuni giocatori gli debbono molto: Alonso diventa con lui un giocatore maturo che attira l’interesse del Chelsea. Anche Bernardeschi esplode, benché il suo rapporto con Sousa conosca alti e bassi. Federico Chiesa è il giocatore che Sousa ha sognato, l’interprete perfetto del suo gioco. Sousa ne ha riconosciuto il talento nelle giovanili e poi in ritiro a Moena. Lo fa giocare a sorpresa sin dalla prima partita. I suoi momenti di gloria sono le vittorie contro Napoli e Juventus. Ma in Coppa Italia la Fiorentina si fa eliminare dal Carpi, e contro il Borussia in EL dilapida in casa, per scarsa saggezza, un vantaggio di tre goal.

Chiunque prenda il posto di Sousa troverà un cantiere aperto ma non abbandonato.

di Ludwigzaller

604 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

604 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Il blog di Ludwigzaller

604
0
Lascia un commento!x