
Il precedente che dà forza alle speranze di rimonta di Borja Valero e compagni appartiene proprio a una versione recente della squadra viola: esattamente a quella del campionato 2006-07. Il campionato del -19 in partenza per calciopoli dell’anno prima, poi trasformato in -15 cammin facendo, iniziato con due sconfitte su due contro Inter in casa e Livorno al Picchi. Qualcosa di molto vicino ad un disastro sportivo e invece la Fiorentina allora allenata da Cesare Prandelli non solo riuscì gradualmente a risalire lasciandosi dietro le posizioni più scomode di classifica, ma alla fine ottenne addirittura il 6° posto finale che valse appunto l’accesso all’Europa League 2007-08. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
Allora come oggi, però, la qualificazione era poco più di una speranza. Ventinove giornate sono andate in archivio oggi e la Fiorentina, ottava in graduatoria, ha da recuperare 7 punti alla coppia Inter-Atalanta per prendersi almeno l’ultimo posto che ammette alle competizioni internazionali. Ventinove giornate erano andate in archivio allora e la Fiorentina, sempre ottava, aveva 8 punti di distacco dall’Empoli che era sesto: 45 punti gli azzurri, 37 la Fiorentina. Margine pesante, pesantissimo, eppure alla fine il sesto posto fu della formazione di Prandelli (i punti effettivi sarebbero stati 73 e sarebbero valsi il terzo posto e la Champions League diretta, tanto per dire), capace di mettere insieme 21 punti nelle ultime 9 partite, contro i 9 punti dell’Empoli che comunque gli furono sufficienti per difendere la settima posizione e con essa la storica partecipazione all’Europa League.
Non è semplice immaginare adesso la Fiorentina in grado di agguantare o Inter o Atalanta che vanno comunque forte, per di più scavalcando pure il Milan che sta nel mezzo, però la speranza esiste e va coltivata: le 2 vittorie su Cagliari e Crotone in extremis sono un segnale favorevole di cui tenere conto.

Di
Redazione LaViola.it