
Parla così Alberto Rolla, l’architetto che ha ideato il nuovo stadio e la Cittadella viola per conto della Fiorentina, al Corriere Fiorentino: «Il lavoro è appena cominciato».. Suo è anche lo Juventus Stadium ma mette la mani avanti: «Quella era una ristrutturazione. Questa sarà un’esperienza ex novo di livello nazionale e internazionale. Che lascerà il segno». Il «segno» grafico dello stadio è intanto l’ottagono, mutuato dalla tradizione rinascimentale. «L’ottagono è una delle figure geometriche classiche più importati, sotto ogni punto di vista. Soprattutto, era tra le forme geometriche che a nostro giudizio aveva più immediata collocazione per la morfologia dell’area, definita da viale Guidoni e via del Schio». «Nella masterplan, se avete notato, anche l’area commerciale ha un suo valore architettonico. Chi arriverà, non potrà permettersi di sparare un prefabbricato a caso: sarà un’altra cosa, un tutt’uno». È solo un inizio, però, quello della presentazione del progetto. Perché il lavoro prosegue. «Faremo approfondimenti successivi — insiste l’architetto torinese — la serietà di questo progetto è proprio questo: che non è che in una notte si spostano cubature o si rivoluzionano aree. Ci vuole un equilibrio economico finanziario, opere di urbanizzazione importanti, una attenzione maniacale per la regolazione delle acque». La prossima sfida? «Le funzioni della piazza, abbiamo 40 mila metri quadri a disposizione», conclude Rolla. Già al lavoro per affrontare anche questa sfida.

Di
Redazione LaViola.it