
Tutti sotto esame: 11 gare da oggi per provare a rilanciare la corsa per l’Europa della Fiorentina ma anche per avvalorare la propria posizione sul mercato, per dimostrare di non essersi smarriti completamente. Gruppo e singoli, adesso, non possono tirarsi indietro. I numeri, del resto, parlano chiaro: rispetto ad un anno fa, oltre ad 11 punti in meno in classifica, sono state incassate 10 reti in più, a fronte delle 4 in meno realizzate. Borja Valero, il “sindaco” della squadra, per esempio, in campionato ha festeggiato la rete una sola volta, contro le 4 complessive di un anno fa: lui vuole restare, spera addirittura di chiudere la carriera in viola, ma ha bisogno di scrollarsi di dosso le tossine di una stagione complicata per tutti.
Ilicic, che la scorsa stagione ha fatto vedere il suo repertorio migliore, soprattutto su palla inattiva, è forse tra quelli che si è lasciato condizionare negativamente dagli eventi, a cominciare dal penalty fallito col Milan lo scorso settembre al Franchi. Solo 4 i gol fin qui segnati in campionato, più uno in Europa League, contro i 13 che avevano fatto entusiasmare i tifosi viola appena 12 mesi fa. Potrebbe finire sul mercato in estate, con una valutazione compresa tra i 6 e gli 8 milioni: su di lui sono accesi i riflettori esteri (Germania e Inghilterra), ma il suo obiettivo, adesso, è quello di riscattare, almeno in parte, questa stagione maledetta. Milan Badelj, dal canto suo, ha regalato due centri decisivi capaci di mettere insieme 6 punti (Roma e Juventus, sempre al Franchi): ha segnato il doppio delle reti che era fin qui stato abituato a realizzare in maglia viola e, aspettando l’eventuale chiarimento tra il suo procuratore e la società, non può che provare a ritrovare quelle geometrie perfette che fino a pochi mesi fa facevano girare la squadra come una macchina perfetta. E Kalinic? Pure lui, a fine stagione, pare destinato a lasciare: un primo record, quello relativo alle marcature stagionali, lo ha già eguagliato, ma non gli basta. Dodici gol in campionato della scorsa stagione, altrettanti quelli fin qui messi a segno: prima, però, spera di trascinare la squadra che ha creduto nelle sue qualità portandolo in Italia dalla lontana Ucraina.
E’ la sua sfida più grande e vuole ricominciare a sorridere fin da oggi, visto che dopo la rete alla Juventus, quando ha segnato non è più riuscito a festeggiare la vittoria (pari col Genoa, sconfitta a San Siro col Milan e ancora pari col Torino). Stesso discorso per Tello che deve convincere la Fiorentina ad esercitare il diritto di riscatto fissato col Barcellona intorno ai 6 milioni. Tutti per la Fiorentina, ma anche ciascuno per sé: nessuno può sbagliare.

Di
Redazione LaViola.it