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Editoriali

Anima, cuore e grinta per evitare tre mesi di agonia: prova del fuoco contro l’Atalanta

Ai primi di marzo la stagione viola è già praticamente finita. La speranza è l’ultima a morire, la matematica non condanna i gigliati fuori dalla lotta per l’Europa League ma, al momento, ci pare alquanto difficile e complicato. Quasi utopico. Se non altro per quello che si è visto da agosto ad oggi. La Fiorentina è mancata di continuità, di attenzione. Ha vissuto di lampi. Di strappi. Grandi partite (poche a dire il vero) contro grandi squadre e prestazioni imbarazzanti contro formazioni alla portata o più deboli – sulla carta – di quella di Paulo Sousa. Diventa quasi difficile prendere coscienza di quello che sarà da ora in poi il cammino in campionato. Una lenta agonia in attesa del 28 maggio. Tre mesi. Lunghi. Troppo.

Serve uno scatto d’orgoglio da parte di tutta la rosa. Tecnico compreso. C’è la necessità che si dimostri qualcosa di più di quello fatto vedere fino ad ora. Per rispetto dei tifosi e della maglia che indossano. Inoltre, per ogni singolo non ci può essere un bel futuro senza un buon presente. In queste ultime 12 partite bisogna evitare di incappare in pessime figure. Già da oggi contro la lanciatissima Atalanta. La squadra di Gasperini sta letteralmente volando. Per prima cosa vorremmo vedere una Fiorentina con anima, cuore e grinta. Paulo Sousa dovrà fare a meno di Saponara squalificato; da valutare fino all’ultimo le condizione di Ilicic e Bernardeschi. Lo sloveno sembra messo meglio (per il recupero fisico) del numero 10 viola. Staremo a vedere. Per il resto, non ci aspettiamo grosse sorprese nell’undici iniziale. Le sorprese – positive – sul campo, invece, sono ben accette.

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