Tifosi uniti nelle critiche alla Fiorentina di Sousa e alla gestione sportiva della società, ma divisi sui cori ai Della Valle. La spaccatura del ‘Franchi’ si è avvertita chiaramente nel corso della partita con il Torino. I cori della curva Fiesole contro la famiglia Della Valle non sono stati accolti senza critiche dagli altri settori dello stadio, specie dalla Tribuna e dalla Maratona. Fischi e pubblico diviso: un battibecco stereofonico questo che ha seguito gli striscioni apparsi al ‘Franchi’ nel corso di un lunedì caldo. Prima della gara una scritta gravemente offensiva all’indirizzo della famiglia Della Valle apparsa fuori dal ‘Franchi’ tiene aperto un dibattito sul modo di esprimere il dissenso. «È un momento difficile e le critiche fanno parte del gioco – dice Filippo Pucci, presidente dell’ACCVC -. Credo però che certe critiche e certi messaggi lanciati nei confronti della famiglia Della Valle siano stati troppo pesanti. La Fiorentina non sta certo vivendo un momento facile. Il pareggio contro il Torino non ha aiutato a rimarginare la ferita che si è aperta dopo l’uscita dall’Europa League. Ma le offese personali ai Della Valle, non mi trovano d’accordo».
Anche Narciso Parigi, voce viola per eccellenza, parla della contestazione e dalla crisi della Fiorentina: «Mancano grandi giocatori a questa Fiorentina, specie in difesa. A differenza della maggior parte del tifo viola, non sono d’accordo sulle critiche e gli attacchi a Paulo Sousa che ritengo un allenato capace. Anche gli attacchi alla famiglia Della Valle non li comprendo. Chi lavora nella Fiorentina, sono sicuro che stia cercando di fare il meglio per ottenere risultati importanti e far felici i tifosi. Proprio ai tifosi viola dico di avere pazienza. La Fiorentina si riprenderà da questo momento difficile».
Il presidente del Museo Fiorentina, Andrea Galluzzo ricorda momenti ben peggiori nella storia della Fiorentina: «La società ha sicuramente commesso errori ed è normale che i tifosi siano arrabbiati. Mi chiedo però quale società non commette errori, più o meno gravi. Nello sport ci sono dei cicli e dei periodi difficili. La storia della Fiorentina ci insegna che superati questi momenti di difficoltà, torneremo a toglierci delle soddisfazioni. Gli attacchi personali alla famiglia Della Valle non riesco a comprenderli. Troppo spesso ci dimentichiamo che cosa è stato fatto in passato alla Fiorentina. Alcuni striscioni e alcune prese di posizione del tifo mi fanno dire che queste non sono atti che appartengono a una città come quella di Firenze».
Parla invece di abbandono Rigoletto Fantappiè. Tifosi che si sentono abbandonati da una Fiorentina senza simboli in cui riconoscersi. Non per questo però una delle anime della storia del tifo viola si sente di giustificare prese di posizione estreme: «Le contestazioni ci sono sempre state e sempre ci saranno – dice Fantappiè -. Da questa squadra si sono sentiti abbandonati. Nelle proteste però deve esserci sempre la civiltà. Così come la città si merita una squadra diversa da questa, non merita nemmeno certe frasi».

Di
Redazione LaViola.it