
L’INTERLOCUTORE era misterioso ma il messaggio era chiaro. Martedì sera sull’aereo che da Milano lo stava riportando a Roma, Claudio Lotito gridava al telefonino: «Dobbiamo parlare con Andrea, qualcuno deve parlare subito con Andrea Agnelli…». Perché lo sa anche il presidente della Lazio che ora la partita decisiva per la presidenza della Lega di serie A si gioca sul campo della Juventus. La candidatura di Veltroni ha spiazzato Lotito: lui punta ancora su Beretta ma non pensava di dover competere con un personaggio così “forte”, era convinto di trovare la solita palude della Lega e alla fine imporre il suo uomo. Ma ora i giochi si sono complicati.
Perché se Lotito può contrastare e spaventare le 13 società medio- piccole, poco potrebbe fare contro le sei grandi, Juventus, Roma, Milan, Inter, Napoli e Fiorentina che ancora non hanno fatto conoscere il loro pensiero. Ufficialmente. Perché ufficiosamente le posizioni cominciano a delinearsi e sono a favore della candidatura Veltroni. Andrea Agnelli vuole prima la riforma dello statuto che dovrebbe dare, a presidente e manager, veri poteri esecutivi, perché con l’attuale regolamento Veltroni o non Veltroni il potere è tutto in mano all’assemblea dei presidenti di serie A. Una volta risolta la “governance”, l’ex segretario del Pd sarebbe, però, un candidato più che gradito.
La Roma aspetta che qualcuno in maniera ufficiale le chieda di esprimere un parere. La risposta è scontata: non si può dire no ad un personaggio come Veltroni. Il sì dovrebbe arrivare anche da Napoli e Fiorentina. In maniera più defilato e riservato quello dei fratelli Della Valle, potrebbe essere pubblico quello di Aurelio De Laurentiis. Il proprietario del Napoli martedì sull’aereo che porterà la squadra a Madrid per la sfida di Champions con il Real ospiterà Veltroni e nella due giorni madrilena potrebbe arrivare anche l’appoggio del Napoli. Mancano le due milanesi. L’Inter era indicata già da lunedì come una delle “grandi” più vicina a Veltroni. Il Milan è troppo impegnato con i cinesi per guardare ai problemi della Lega calcio. Posizione che poi può variare anche dalla data del closing: se a votare andrà Galliani sarà allineato all’amico Lotito, se invece saranno già operativi i nuovi proprietari tutto potrebbe cambiare. Veltroni ha preso tempo prima di dare la sua risposta definitiva: «Voglio ancora pensarci». Accettare la proposta di candidarsi alla presidenza della Lega, vorrebbe dire abbandonare i suoi impegni che sono di scrittura tra libri, cinema e tv e tornare dopo otto anni sotto i riflettori.
Intanto i tre schieramenti, le 13 piccole, le 6 grandi e il variabile Lotito, sono impegnati a preparare il nuovo statuto della Lega, a trovare un documento che accontenti tutte le componenti e dia nuovi poteri a presidente e manager. L’accordo non dovrebbe essere lontano, tutti sono convinti della necessità di cambiare. I tempi sono però stretti, la Lega vorrebbe votare il 6 marzo il nuovo presidente della Figc con gli organici già rinnovati e operativi. Ma ci sarà un nuovo presidente?

Di
Redazione LaViola.it