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E tutti giurano sul 2017 di Josip Ilicic per tornare a stupire

Il 2016 che se ne va porta via con sé quattro mesi della stagione che per la Fiorentina ha riservato 18 partite di campionato e 6 di Europa League. Ventiquattro appuntamenti viola in cui ci sono stati alcuni protagonisti più di altri.

Protagonisti di sicuro Federico Bernardeschi (9 gol in Serie A e tanto talento espresso) e Nikola Kalinic (12 gol complessivi nelle due competizioni), per non parlare di Federico Chiesa (classe 1997, già lanciato sia in campionato che in Europa League e sul palcoscenico internazionale si è preso la soddisfazione di segnare la sua prima rete da professionista), mentre lo è stato poco e solo a sprazzi Josip Ilicic, uno che invece nell’ultimo anno e mezzo aveva abituato bene.

Non che il ritardo in classifica della Fiorentina si spieghi con la scarsa incisività dell’attaccante sloveno e il “giudizio” nemmeno tiene conto dei rigori sbagliati contro Milan e Lazio, seppur pesanti ai fini del risultato, perché quelli sono incidenti di percorso che possono capitare e non hanno valore assoluto.

E’ che proprio Ilicic finora non ha dato la sensazione di poter essere determinante come appunto lo è stato molte volte nel recente passato. Una punizione, un sinistro improvviso e micidiale, una verticalizzazione per Kalinic o per un altro attaccante: l’ex Palermo è tutto ciò e su questo la Fiorentina ha spesso costruito le sue vittorie.

Stavolta no e lo dicono i numeri. Ilicic ha lasciato il segno contro l’Empoli con una doppietta d’autore, ma eravamo già alla 13esima giornata, e la settimana successiva ha provato a trascinare la Fiorentina alla clamorosa rimonta a San Siro contro l’Inter nella gara disputata per un tempo in inferiorità numerica.

Stop. Almeno in fatto di numeri. Poi, è chiaro, ci sono state occasioni in cui ha giocato meglio, in cui ha meritato un buon voto per la prestazione, ma raramente è stato l’Ilicic che conoscono a Firenze.

Da domani però si cambia. Si cambia anno e la Fiorentina lunedì torna ad allenarsi, chissà che anche Josip Ilicic allontani da sé la versione sbiadita mostrata da fine agosto a metà dicembre (contro il Napoli nel turno natalizio non c’era a causa dell’influenza).

Paulo Sousa e la squadra viola ne avrebbero un gran bisogno per tutti gli obiettivi che si delineeranno iniziando ad andare in campo a gennaio: c’è la Coppa Italia subito (avversario il Chievo al Franchi), c’è da rimontare una posizione che valga le Coppe 2017-18, infine tornerà l’Europa League con la sfida al Borussia Moenchegladbach per i 16esimi di finale.

E riprendersi la scena gioverebbe allo stesso Ilicic che a luglio va in scadenza di contratto e, se in effetti l’argomento finora non è mai stato in pratica affrontato, una seconda parte di stagione fatta come si deve sarebbe un motivo più che valido da aggiungere alla discussione, qualunque sia il punto d’arrivo (rinnovo o cessione estiva).

Le opportunità non mancano e il tecnico portoghese gliele concederà senza il minimo dubbio: sta al mancino sloveno sfruttarle nel modo giusto.

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