Chissà se Paulo Sousa ha mai letto L’Alchimista di Paulo Coelho. Se lo chiede La Repubblica in edicola questa mattina che ha analizzato la continua sperimentazione tattica alla ricerca di un equilibrio definitivo. Il 3-4-2-1 è stato a lungo lo schema preferito. Quello che Sousa riteneva più adatto per la rosa a disposizione. Uno schema “spurio”, per la verità, che ha ispirato diversi colleghi del portoghese. Il 3-4-1-2 è stato il primo cambiamento vero e si è visto a Salonicco, per la gara d’esordio d’Europa League. Per la prima volta Sousa si è giocato le due punte, Babacar e Kalinic, supportati da Ilicic. Il 4-3-1-2 con il rombo. Una soluzione ideale per esaltare le caratteristiche dei centrocampisti ma, forse, troppo penalizzante per gente come Berna e Tello. Via via altre sperimentazione passando anche attraverso il 4-3-2-1, un modo per mettere insieme un bel centrocampo (Vecino, Badelj e Borja) lasciando Bernardeschi e Ilicic a supporto del centravanti. Uscirebbe Tello, che Sousa ritiene fondamentale per allargare le difese avversarie. Ma qualcuno in questo momento lo rimpiangerebbe?
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Redazione LaViola.it