Le referenze ci sono. Gli attestati di stima anche. E le prime sensazioni che ha destato all’esordio a San Siro sono state per i più positive. Gil Dias c’è, insomma, e non solo in sala stampa, ma anche in campo la sua presenza si è vista, se pur a tratti. Buona tecnica, ed almeno tre tunnel che hanno impreziosito il suo debutto in maglia viola rappresentando insieme a Sportiello una delle poche note semi-positive nella trasferta di San Siro.
4 dribbling riusciti, ed altrettanti sbagliati. Ed un dato che deve assolutamente migliorare, quello sulle palle perse: 11. Decisamente troppe.
Con i suoi 10.8 km percorsi a San Siro ha fatto ‘peggio’ solo di Sanchez, altro che a palloni persi ha decisamente esagerato.
Bene alla voce velocità in sprint, con 33,6 km/h, più veloce in accelerazione di ogni altro calciatore in campo a eccezione di Zekhnini.
C’è chi lo ha paragonato a Ricky Alvarez nelle movenze, lui ha ben chiaro il suo modello fiorentino: Rui Costa. Uno che di dribbling e tunnel se ne intendeva, ma anche molto pratico oltre che bello ed elegante da vedere. Gil Dias, col rientro di Federico Chiesa, domenica contro la Samp entrerà in ballottaggio per una maglia da titolare. Non tanto con il figlio d’arte che sarà in campo sicuramente dal primo minuto, ma con Benassi o Eysseric. L’ex Toro non ha del tutto convinto in quella posizione, ma in mediana ci sarà anche il rientro di Badelj ed è molto più che probabile che venga ancora schierato nei tre incursori dietro la punta. Eysseric non ha sfigurato, ed in attesa di Saponara dovrebbe spuntarla ancora una volta. Gil Dias intanto ha fatto vedere qualcosa di buono, con la speranza che la crescita continui.
Di
Gianluca Bigiotti