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34 cross in 3 gare, 0 gol di testa. Vlahovic-Kouame armi da sfruttare. Come gli inserimenti sul secondo palo di Callejon e le seconde palle
In tre gare di campionato ben 34 i cross messi a referto dalla Fiorentina. Ma 0 gol di testa. Le incursioni di Callejon possono essere una grande arma per Iachini
I dati sono oggi quanto mai sfalsati da squadre piene di casi di covid, partite rinviate o giocate con calciatori a mezzo servizio o fuori causa. Ce n’è uno che tuttavia balza all’occhio: la Fiorentina è terza per cross messi a referto, ben 34. Fin qui, però, sono ancora 0 le reti messe a segno di testa, eccellenza della truppa viola della passata stagione quando da calcio da fermo, soprattutto calci d’angolo, spesso e volentieri arrivavano gioie dai difensori. Milenkovic-Pezzella ma anche Castrovilli per 10 reti totali segnate di testa sulle 51 segnate in totale.
KOUAME-VLAHOVIC. Arma preziosa i traversoni. L’anno scorso, su calcio d’angolo, Pulgar era stato assoluto protagonista con i suoi cross. Quest’anno il cileno non ha ancora potuto fare il suo debutto per via del covid, ma già dalla gara con lo Spezia potrebbe tornare abile ed arruolabile e permettere alla Fiorentina di poter contare di nuovo sui suo assist dalla bandierina. Arma da saper sfruttare al meglio quando hai a sinistra uno che di cross ne mette a referto di media 6-7 a partita da solo, Biraghi, e in area puoi contare sui 190 centimetri di Vlahovic e sui 188 di Kouame. L’ivoriano c’è già andato vicino più volte, contro il Torino, costringendo Sirigu a compiere un paio di miracoli, denotando però esplosività nello scatto e capacità di volare in cielo da parte della punta ex Genoa. Vlahovic, delle nove reti segnate in prima squadra tra campionato e coppe, non è ancora riuscito a siglarne una di testa, mentre in Primavera e col Partizan aveva denotato grandi doti anche sul gioco aereo.
CROSS BASSI E INCURSIONI DI CALLEJON. Da cross è arrivato il gol di Kouame a San Siro, da un tiro-cross di Chiesa quello di Castrovilli col Torino. E poi ci sono i cross bassi e tagliati, su cui Ribery e Callejon hanno costruito una carriera in giro per il mondo, altre armi da sfruttare per la fase realizzativa. Altra pallottola da sparare nella pistola di Iachini c’è l’incursione di Callejon sul secondo palo. A Napoli era diventato un marchio di fabbrica dello spagnolo, abile nel farsi trovare sempre al posto giusto partendo da dietro (nei tre d’attacco) sulla destra pronto a deviare in rete i cross tagliati di Insigne dalla sinistra. Certo, come più volte sottolineato, se a Callejon verrà dato il compito di coprire tutta la fascia come veniva data a Chiesa, è logico immaginarselo meno lucido in fase di conclusione, anche vista l’età dell’ex Napoli. Ma non sfruttare le doti di sapersi inserire alle spalle e cogliere di sorpresa le difese avversarie dello stesso Callejon sarebbe un delitto.
SECONDE PALLE. E poi, oltre ai colpi di testa, in cui anche Cutrone può dire la sua, ci sono le seconde palle. Nocerino, ai tempi del primo Ibrahimovic al Milan, fece scuola. E quest’anno a disposizione di Iachini ci sono teste che leggono prima degli altri dove può arrivare il pallone, che sanno inserirsi, oltre a saper tirare in porta anche da fuori. Bonaventura, Castrovilli su tutti. Armi da poter sfruttare ce ne sono, magari potendo far leva sulle sponde delle punte o attraverso cross all’indietro dopo una discesa dell’esterno. Tutte soluzioni sulle quali non si improvvisa niente, tuttavia. Ed anche su questo dovrà esser bravo Iachini a provarle e riprovarle in allenamento per poterle sfruttare al meglio.