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3 su 3 al Franchi. Lo stadio viola torna fortino. Ora la riprova esterna, a San Siro

Per la Fiorentina 3 vittorie su altrettante gare in casa. Ora la riprova esterna a San Siro contro l’Inter

Non c’è due senza tre. Ed anche la terza vittoria interna è arrivata dopo quelle contro Chievo e Udinese. La Spal è la terza avversaria a capitolare al Franchi. 9 punti ottenuti in casa dei 9 disponibili. Ottima partenza per la Fiorentina. Che tuttavia, è bene ricordarlo, contro le medesime squadre, in casa, aveva ottenuto l’anno scorso 7 punti. Ma nel lungo percorso 2017-18, è anche vero che proprio contro le piccole, o anche retrocesse, i viola avevano lasciato per strada punti sanguinosi. Come contro l’Hellas, o contro la Spal stessa. E se è vero che l’asticella quest’anno doveva alzarsi, è altrettanto vero che per farlo la Fiorentina non può fallire le gare casalinghe contro squadre sulla carta inferiori. E così, fin qui, è stato.

Il Franchi torna bolgia e 12° uomo, con i quasi 28 mila spettatori di media che hanno varcato i tornelli a Campo Di Marte nelle prime tre gare stagionali. Come sottolineato anche dallo stesso Pioli: ‘lo stadio stasera mi ha ricordato quello in cui giocavo io anni fa, ed era un’arma in più per noi’. E torna, dunque, fortino. Almeno per adesso. Qualcuno al detto aggiunge anche un ‘e la quarta vien da sé’. E sarebbe importantissimo centrare anche la quarta vittoria su quattro interna perché dopo la gara di martedì contro l’Inter a Firenze arriverà l’Atalanta, teoricamente avversaria diretta per la qualificazione in Europa dei viola.

Tre gare interne in cui la Fiorentina, per altro, ha subito praticamente niente. 1 solo gol, segnato da Tomovic a risultato già acquisito contro il Chievo, ma soprattutto senza che Dragowski e Lafont dovessero quasi sporcarsi i guanti. 5 tiri totali della Spal, 5 del Chievo, e 4 dell’Udinese. 14 tiri totali subiti in 3 gare interne, di cui solamente 6 nello specchio. Vero e proprio bunker, dunque, la difesa gigliata tra le mura amiche.

Ora la riprova esterna. A San Siro, contro l’Inter. Test tutt’altro che facile sulla carta per la Fiorentina. Ma con un acuto esterno che ancora non è arrivato. Ed era anche difficile da trovare visto che di fronte i viola si sono trovati Sampdoria e Napoli. L’anno scorso, in queste due trasferte, arrivò 1 punto, lo stesso di quest’anno. Ma con qualche rammarico in più rispetto alla passata stagione viste le occasioni sprecate a Marassi ed il buon primo tempo del San Paolo. Con l’Inter, invece, fu 3-0 per i nerazzurri, alla prima di campionato, quando il percorso di quella viola era appena cominciato. Quindi, non può che migliorare, o quanto meno restare lo stesso, il raffronto con la passata annata. Che per molti non conterà poi tanto, visto che fin qui si sono giocate solamente 5 giornate di campionato. Ma che invece potrebbe contare e molto. Perché nello scorso campionato l’Europa non arrivò per un soffio. E nel 17-18 la Fiorentina ottenne praticamente gli stessi punti tra gare casalinghe ed esterne.

E al di là dei numeri, è anche ciò che vuole Pioli. ‘Giocare lo stesso calcio che la Fiorentina gioca al Franchi anche in trasferta’. Fin qui lo ha fatto solo parzialmente a Genova, e molto meno a Napoli. Contro l’Inter, ora, l’altra riprova. Quella del gioco. Perché è non è fondamentale come può essere il risultato, ma è molto importante per capire il percorso di crescita di questo gruppo e le prospettive future che può avere questa Fiorentina.

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