Con il girone di ritorno ‘asimmetrico’ la partita si giocherà addirittura otto mesi e mezzo dopo rispetto all’andata. All’Olimpico finì 3-1, oggi ai viola serve assolutamente la vittoria
Roma-Fiorentina era la gara che apriva la Serie A 2021/2022, era il 22 agosto e una buona Viola capitolò all’Olimpico nella prima uscita da tecnico giallorosso di Josè Mourinho. La Fiorentina strappò applausi, seppe reagire e restare in qualche modo in partita dopo la precoce espulsione (molto generosa) di Dragowski, però uscì sconfitta e fu ‘castigata’ dalla difesa altissima di Italiano. Per la novità del girone di ritorno ‘asimmetrico’ rispetto all’andata, stasera Fiorentina-Roma si giocherà addirittura 260 giorni dopo l’ultima volta. Un’eternità calcistica.
TANTI VOLTI DIVERSI. E guardando le formazioni si capisce bene quanto sia cambiato il mondo per entrambe le squadre. La Roma soprattutto nel modulo, visto che dal 4-2-3-1 Mourinho è passato in corso d’opera al 3-4-2-1, mentre la Fiorentina con tanti interpreti diversi rispetto a quella prima uscita agostana. Basta guardare al tridente: dal 1′ c’era sì Gonzalez (atteso titolare anche stasera), ma insieme a Vlahovic e Callejon. E se il serbo se n’è andato a gennaio aprendo un discreto problema là davanti, lo spagnolo via via è scalato indietro nelle gerarchie (venendo impiegato nell’ultimo periodo in altri ruoli, da terzino a mezzala, a gara in corso). Stasera con Nico dovrebbero esserci Arthur Cabral e Saponara. Ma anche in mezzo al campo le cose sono cambiate per i viola: in quella sfida era Pulgar il regista, con Torreira neanche in panchina. Titolari anche Bonaventura e il giovane Maleh, alla prima in Serie A: subentrò Benassi, oggi all’Empoli, così come Castrovilli, oggi infortunato.
STESSA DIFESA. Una Fiorentina in cui non c’era ancora Odriozola, ma lo spagnolo del resto non ci sarà neanche stasera: toccherà a Venuti, con Milenkovic-Igor e con Biraghi. Il pacchetto confermato rispetto alla gara d’andata. In porta invece stavolta partirà Terracciano, che ci ha messo poco a ribaltare le gerarchie tra i pali. Ad agosto Abraham fece ammattire i viola, con un rosso procurato (per quanto più che generoso), due assist e una traversa. L’inglese ci ha messo un po’ a carburare, ma ora è arrivato a 25 gol stagionali.
SCONTRO PER L’EUROPA: CHI L’AVREBBE DETTO AD AGOSTO. E se lo stesso Mourinho ne ha fatta di strada per entrare nel cuore dei tifosi giallorossi, Italiano dal canto suo ha apportato da quella sfida una vera e propria rivoluzione: la sua Fiorentina stasera è costretta a vincere per restare aggrappata al sogno chiamato Europa, ma in quella sera d’agosto all’Olimpico forse tutti avrebbero messo la firma per arrivare a giocarsi alla terz’ultima giornata l’accesso alle posizioni europee.
Di
Marco Pecorini