Le pagelle dei viola al termine della stagione che è appena finita. Si parte della difesa. Ottimo Dragowski. Bravo Terracciano. Meglio i centrali con Iachini
Fine stagione, al termine di un’annata complicata e anomala per il coronavirus, è tempo di bilanci e pagelle in casa Fiorentina. Partiamo con la difesa
DRAGOWSKI VOTO 7 Alzi la mano chi si aspettava una stagione da certezza. Forse chi lo aveva visto giocare ad Empoli l’anno scorso. Sicuramente la Fiorentina, che a inizio anno ha fatto di tutto per rinnovargli il contratto quadruplicandogli l’ingaggio, rinunciando a offerte da dieci milioni provenienti dall’Inghilterra e dicendo no alla candidatura di Viviano. Oltre che mandando a giocare Lafont. Costante, decisivo più volte, e con poche incertezze. Gli errori si contano sulle dita di una mano. Migliorato anche sulle uscite, suo tallone d’Achille, mentre sul gioco con i piedi può ancora migliorare. In vista per lui potrebbe esserci un altro rinnovo con ulteriore aumento dell’ingaggio. Così come arriveranno sulla scrivania della Fiorentina offerte. D’altronde la sua stagione è stata più che sufficiente.
TERRACCIANO VOTO 7 Qualcuno lo ha definito uno dei migliori numeri dodici. E non gli si può dare torto visto che quando l’ex Empoli è stato chiamato in causa non ha mai tradito. Per gerarchie e turnover, giocando in Coppa Italia, o per esigenze quando Dragowski è rimasto fuori per una lombalgia sul finire di stagione, Terracciano si è fatto trovare pronto. Anzi prontissimo. Se in alcune gare non è che di lavoro ne abbia avuto da fare granché, nella trasferta di San Siro con l’Inter ha parato anche l’aria compiendo 4-5 interventi miracolosi e regalando con la sua prestazione un punto alla Fiorentina. All’Olimpico con la Roma altra grandissima prestazione. Nelle altre circostanze, le parate che doveva fare, le ha fatte. E per un portiere che parte da secondo, e non gioca per mesi, non è mai scontato.
PEZZELLA VOTO 6.5 Molto in affanno con Montella, come tutta la difesa del resto. Con qualche errore di troppo anche nel primo periodo di gestione Iachini. La punizione regalata a Bologna costò due punti ai viola, mentre il rosso per simulazione con l’Atalanta in Coppa fu un’altra ingenuità. In mezzo gol pesanti, come quello alla Spal da tre punti, o quello all’andata contro la Samp, così come quello con il Brescia. Molto meglio quando grazie Iachini la Fiorentina ha ritrovato un’organizzazione difensiva all’altezza, sia come leader della retroguardia che a livello di giocate individuali. Non a caso è nella top 10 dei calciatori che hanno messo a referto il maggior numero di palloni recuperati. Resterà? Andrà via? Dopo aver detto no al Milan adesso ci sono ancora i rossoneri in pressing per lui, così come il Napoli. Perderlo a cuor leggero non sarebbe proprio il massimo.
LIROLA VOTO 5.5 Impaurito e spaesato con Montella. Molto meglio con Iachini, almeno fino al lockdown. Dopo la ripresa ha messo assieme più prove negative, o quantomeno incolore, che positive. Le qualità, tuttavia, le ha, magari in un contesto di gioco più organizzato, potrebbe tornare a far vedere quanto fatto al Sassuolo, quando assieme a Lazzari della Spal si contendeva la palma di miglior difensore assistman della Serie A. Ha finito spesso per giocare contromano a sinistra, dove non ha brillato. Da lui ci si attendeva di più. Ma ha tempo per crescere.
MILENKOVIC VOTO 7.5 A inizio stagione non benissimo, ma d’altronde con Montella era tutta la fase difensiva a non funzionare. Nonostante qualche passaggio a vuoto ha compensato con reti pesanti, ben cinque. Come quella da tre punti contro l’Udinese all’andata, o quella decisiva all’andata col Sassuolo. In crescendo la seconda parte di stagione, nonostante qualche voce di mercato di troppo. Anche per lui vale lo stesso discorso del capitano, perderlo se non dinanzi ad un pacco di milioni non sarebbe il massimo.
VENUTI VOTO 6 La storia è di quelle che piacciono. Fiorentino, tifoso viola da sempre, che ha fatto tutta la scalata del settore giovanile, e che dopo anni riesce ad affermarsi in prima squadra. Le prestazioni non sono state, tuttavia, sempre all’altezza della situazione. All’andata col Genoa, ad esempio, andò malissimo. Così come in un paio di occasioni, appena entrato, è incappato in errori che son costati cari alla Fiorentina. Il rosso col Cittadella in Coppa Italia un’altra serataccia. Molto bene invece in gare come quella col Sassuolo al Mapei, o a Parma giocando anche contromano, a sinistra. Bene anche con Spal e altre, può essere una valida alternativa.
DALBERT VOTO 5 Se fosse tornato ai livelli del Nizza ci saremmo divertiti. Se. Non lo ha fatto. A Milano sponda Inter non è un caso se non lo sopportavano più. A Firenze, invece, ha messo a referto anche qualche prestazione positiva. 4 gli assist, ma anche un’infinità di giocate sbagliate, errori anche di concetto, e cross finiti per impallinare l’avversario o terminati in fascia dall’altra parte. Serve ben altro su quella corsia.
CACERES VOTO 6.5 Media matematica tra un avvio di stagione da 7.5 ed una seconda parte di stagione da 5.5. Spaziale nel primo periodo post sosta a settembre, con gare perfette messe in serie. Ma da quel problema fisico con la Lazio in poi, il suo rendimento, è stato spesso normale, a tratti insufficiente. Dopo aver lottato col covid è stato più fuori che in campo. Le qualità non si discutono. La continuità è sempre stato un suo cruccio. Ma su di lui si può continuare a fare affidamento. Basti vedere la gara di San Siro con l’Inter. Tra averlo e non averlo un calciatore della sua esperienza ce ne passa.
IGOR VOTO 5.5 Sarebbe più giusto assegnargli un diplomatico S.V. Contro la Juve non andò malissimo, anzi. Molto peggio in altre circostanze. Da esterno a lunga fascia ha mostrato delle evidenti criticità. Meglio da centrale, o terzino. Da rivedere. Anche in virtù dell’investimento da 6,5 milioni di euro, tuttavia, ci si attendeva forse qualcosa di più.
RASMUSSEN S.V. L’Europeo Under 21 dell’estate scorsa era un prezioso e scintillante biglietto da visita. Ma dopo aver lottato con una malattia infettiva e aver saltato tutta la preparazione non è più riuscito a rimettersi in pari con i compagni finendo in prestito in Germania nella serie B tedesca. I 7 milioni spesi per portarlo a Firenze, al momento, sembrano soldi gettati al vento. Ma chissà che non possa tornare protagonista, rilanciandosi in Eredivisie al Vitesse dove giocherà l’anno prossimo.
TERZIC S.V. In precampionato non era andato per niente male colpendo con quei cross col mancino. Così come nelle prime gare di Coppa Italia. Uniche occasioni in cui ha giocato se non per pochi minuti a fine stagione. Non è mai stato considerato pronto per la Serie A da Iachini. Ed è molto probabile che vada a giocare in prestito per la prossima stagione.
CECCHERINI VOTO 6 Montella ci aveva puntato nello scorso finale di stagione, tanto da indurlo a rifiutare offerte da altri club per rimanere in maglia viola. Salvo però, poi, non giocare praticamente mai ad inizio stagione. Con Iachini, invece, ha ritrovato spazio anche complice il tour de force del finale di campionato. E non sarà Beckembauer, ma il suo lo ha sempre fatto tranne in qualche occasione, come contro l’Inter in Coppa o a Parma contro l’Atalanta. Ottima alternativa.

Di
Gianluca Bigiotti