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10 gol presi dal 75′ al 90′: il triste record dei viola. 12° ko: peggio, negli ultimi 70 anni, solo nel 2001/2002

Prandelli

La classifica torna a far paura dopo il deludente trend dell’ultimo periodo: nelle ultime 5 partite solo Parma (in campo stasera) e Crotone hanno fatto peggio

La reazione, stavolta, c’era stata, ma la Fiorentina è uscita dal campo con un’altra sconfitta. La dodicesima in 25 partite giocate, arrivata a causa dell’ennesima disattenzione difensiva. Dell’ennesimo calo di concentrazione, fatale, negli ultimi minuti. Dopo il gol preso nel finale contro l’Udinese, che già aveva riaperto molti malumori a Firenze e reso la classifica più preoccupante. Ieri i viola erano riusciti a rimanere in partita contro la Roma, ma al 90′ è arrivata un’altra cocente delusione che adesso fa vivere con parecchie ansie l’avvicinamento a Fiorentina-Parma di domenica.

VANTAGGIO DIMEZZATO. Già, perché se dopo lo Spezia erano 10 i punti di vantaggio sulla terz’ultima, ora sono diventati 5 sul Torino (che deve recuperare la partita contro il Sassuolo e verosimilmente anche quella con la Lazio) e 4 sul Cagliari, rinato con Semplici in partita. Vantaggio dimezzato in una settimana, insomma. Se contro l’Udinese era stato lo svarione di Milenkovic ad aprire al gol-beffa nel finale, contro la Roma sempre il serbo ci ha messo lo ‘sfortunato zampino’, tenendo in gioco Karsdorp con una lettura di linea del fuorigioco totalmente sballata. Pezzella e Venuti, poi, hanno fatto il resto sul taglio di Diawara, è la ‘frittata’ è stata compiuta.

TRISTE PRIMATO. Quello di ieri è il 10° gol preso dalla Fiorentina dal 75′ al 90′, in 25 gare di campionato. Un triste record: in questo arco di tempo, solo il Genoa ha preso così tante reti. Mentre considerati i recuperi il Grifone, il Torino, il Cagliari e il Parma superano di pochissimo i viola. Per la Fiorentina, sui 38 gol totali subiti, i cali nel finale rappresentano il 26% dei gol presi. Così come 10 sono le reti incassate nell’ultimo quarto d’ora dei primi tempi: insomma, cali di concentrazione nei finali di entrambe le frazioni di gioco pagate spesso care.

PRECEDENTI. Come ieri, come a Udine, ma non solo. A San Siro contro l’Inter, alla 2° giornata, Lukaku e D’Ambrosio segnarono dall’87’ all’89’, Verre della Samp all’83’, Farias dello Spezia nel 2-2 d’andata al 75′. Così come Immobile chiuse la gara con la Lazio allo stesso minuto, mentre Quagliarella segnò poco prima, al 71′. Gol pesanti, spesso decisivi.

ULTIME 5 GARE. Con la Fiorentina che ha ora un trend tremendo: nelle ultime 5 partite, appena 1 vittoria e ben 4 sconfitte. Con soli tre punti raccolti tra Inter, Samp, Spezia, Udinese e Roma. In questo lasso di tempo, solo Parma (2 punti e una gara da giocare) e Crotone (0) hanno fatto peggio, mentre ad esempio il Torino ha fatto 5 punti pur giocando solo 3 partite, Cagliari e Genoa 6 punti, lo Spezia 7, l’Udinese 8.

12° KO. E ieri è arrivata la 12° sconfitta in 25 gare di campionato. Negli ultimi 70 anni, dal secondo dopoguerra, solo nell’anno di fallimento e retrocessione la Fiorentina aveva perso più partite a questo punto della stagione (15). I viola restano così a 25 punti, a -4 dallo scorso anno e con tre punti in meno rispetto al girone d’andata. Ormai quel 2001/2002 resta l’anno di riferimento in negativo, perché mai nell’era dei 3 punti a partita, oltre a quella stagione (20), la Fiorentina aveva fatto così pochi punti dopo 25 partite. Un triste trend che mette ancor più peso all’importanza di Fiorentina-Parma di domenica. E poi di Benevento-Fiorentina del sabato successivo. Un nuovo, doppio, bivio salvezza.

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